cose che finiscono
Siccome da solo riesco ad arrivare solo alla fine del IV secolo grazie al buon Rutilio, mi è parso il caso di indagare il V secolo e capire per bene, senza le letture moralizzanti del classico Gibbon, le ragioni della Caduta dell’Impero Romano, grazie all’agile libretto di Giorgio Ravegnani.
Purtroppo la lettura si riduce ad una rapida carrellata di nomi (in cui mi sembra avere un qualche ruolo Galla Placidia, alla quale collego solo la parola ‘mausoleo’, ma sarà da approfondire) e di date, con una valanga di popolazioni barbariche dai nomi tutti simili ed un collasso militare che non pare avere pari nella storia, mentre ad Oriente (l’autore è tra l’altro un espertone di cose bizantine) pare se ne freghino allegramente, impegnati probabilmente a fare centoni omerici.
Quello che già sapevo è che da allora l’ ‘italia’ c’avrebbe messo più di mille anni a ritrovare una vaga coesione territoriale…
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