maybe I don’t wanna die
Che i due primi album degli Oasis (Definitely maybe del 1994 e What’s the story morning glory dell’anno dopo) siano il loro momento più alto pare scontato.
Quale dei due dischi sia meglio è tosta, anche se ad aiutarci nella scelta è da poco uscita l’edizione che festeggia i 20 anni di Definitely maybe, su tre cd.
Il primo disco è l’album così come lo ricordavamo (e i suoi impeccabili singoli: Supersonic, Shakermaker, Live forever e Cigarettes & Alcohol), rimasterizzato per l’occasione.
Il secondo disco raccoglie i lati b dell’epoca (al tempo gli Oasis davano via cose incredibili come Fade away) e due bonus tracks (la classica Whatever e Sad song, uscita a suo tempo solo in Giappone, scopro), mentre il terzo disco è certamente il più interessante, visto che sono tutte versioni inedite (il demo di Married with children, ad esempio) ed in un caso (il demo di Strange thing) una canzone credo interamente ‘nuova’.
Su Definitely maybe e sulla fase ‘imperiale’ degli Oasis si è già scritto. Aggiungo solo quello che una decina d’anni dopo Noel disse a proposito di Live forever:
“E’ stata scritta quando andava di moda il grunge ed i Nirvana avevano una canzone che si chiamava Mi odio e voglio morire ed io ho pensato – Stronzate! La gente non deve sentire cose così. Ci è capitato di tutto ma penso ancora che svegliarsi la mattina sia la cosa più bella al mondo, perché non sai dove finirai la sera dopo“.
Trackbacks