negli occhi il blu della gioventù
Da Wish (1992) in poi i Cure sono stati puntuali nel fare un disco nuovo ogni quattro anni, per cui il 2012 dovrebbe portare buone notizie… nel frattempo, è appena uscito Bestival live 2011, che registra fedelmente loro concerto all’isola di Wight della scorsa estate.
Considerato che questi esistono da più di trent’anni (!), si resta sempre sbalorditi di fronte all’energia che sono capaci di mettere in un set di 32 brani (compresi due encores) che spazia dall’ovvio (Just like heaven, Boys don’t cry, Lullaby) a scelte sorprendenti (Grinding halt, Primary, Jumping someone else’s train, The caterpillar) e a momenti di pura bellezza (Plainsong, Open) – peccato solo che non ci sia nulla di nuovo.
Il disco comunque contiene la prima registrazione di Killing another, che è in realtà la classica Killing an arab con un testo leggermente diverso, dovuto alle paranoie islamofobiche post 9/11, quando in realtà il titolo deriva, ovviamente, da Lo straniero di Camus, in cui l’uccisione di un arabo non ha davvero nulla di islamofobico ma è solo dovuta all’ambientazione maghrebina del racconto.
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