just say boh
Come per le questioni di genere, dove il semplice binarismo non basta a descrivere la realtà, anche nel caso delle “droghe” le cose non sono facilmente riducibili a sì/no e neanche a “è una droga”/”non è una droga” (in inglese le cose sono talmente sovrapposte che la parola drug indica sia l’aspirina sia l’eroina, mentre nessuno chiama “droga” l’alcool, malgrado i suoi effetti).
Ottimo punto di partenza per chi vuole saperne più è il terzo volume di Cose spiegate bene de Il post, Le droghe, in sostanza, che offre una visione d’insieme del fenomeno, prestando attenzione alla nomenclatura, alla legislazione ed alle conoscenze mediche sul tema, ma anche a questioni che sui media non trovano sempre molto spazio, come ad esempio la diffusione di stupefacenti fra la popolazione carceraria o alcune esperienze di “liberalizzazione” (il caso del Portogallo).