Vai al contenuto

bella per emazio

27 giugno 2024

Per quanto assai popolare nel medioevo (secondo me Dante era indeciso se scegliersi come guida Virgilio o l’autore della Pharsalia), Lucano non gode oggi di ottima fama, spesso ridotto a schematismi liceali (“anti-Virgilio”, “gusto del macabro”, “opposizione-stoica-a-Nerone“), cui Antonella Prenner cerca di rispondere nell’agile Lucano – Nostalgie di libertà, che è essenzialmente un invito a leggerlo senza pregiudizi, presentandolo come un tardo adolescente inquieto che trovava nella poesia un rifugio nel non facile rapporto con il princeps, componendo un poema (che lasciò incompiuto) sul tema delle guerre civili (le chiama a ragione plus quam civilia, considerato che effettivamente Cesare e Pompeo erano imparentati, tramite le nozze di Giulia, figlia di Cesare, con il vecchio generale).

A chiudere il breve saggio, propone una sua traduzione del primo libro, che purtroppo resta nell’insieme poco digeribile ma che apre comunque squarci notevoli sulla produzione di un autore che, sì, merita più attenta lettura.

No comments yet

Lascia un commento