Vai al contenuto

ci sono adolescenze che si innescano a novanta anni

26 giugno 2024

Pubblicare l’opera omnia di Alda Merini è letteralmente impossibile (scriveva ovunque, anche sul muro col rossetto, per dire), ma ci si avvicina una ricca antologia che Mondadori pubblicò l’anno dopo la sua scomparsa, Il suono dell’ombra.

La produzione di Merini è sterminata, ma sono certamente essenziali (e qui integralmente raccolte) almeno La presenza di Orfeo del 1953 (“L’illusione era forte a sostenerci; / ci reggevamo entrambi negli abbracci / pregando che durassero gli intenti, ci promettemmo il <<sempre>> degli amanti“), La Terra santa del 1984 (Laggiù dove morivano i dannati e Ho conosciuto Gerico sono devastanti) e Ballate non pagate del 1995 (“Quando gli innamorati parlano di morte / parlano di vita in eterno“).

Meritano anche Destinati a morire del 1980 (la prima raccolta dopo i vari ricoveri, quella con Ho conosciuto in te le meraviglie), La gazza ladra (brevi ritratti in poesia, dedicati, fra gli altri, a Montale e ad Archiloco, “sapiente tessitore di frodi” ), nonché le densissime prose de L’altra verità – Diario di una diversa ed i pochi tentativi di narrativa.

E poi c’è questa:

Apro la sigaretta

come fosse una foglia di tabacco

e aspiro avidamente

l’assenza della tua vita.

E’ così bello sentirti fuori,

desideroso di vedermi

e non mai ascoltato.

Sono crudele, lo so,

ma il gergo dei poeti è questo:

un lungo silenzio acceso

dopo un lunghissimo bacio.

No comments yet

Lascia un commento