una canzone a caso – 691
Yazoo, Nobody’s diary
Si abusa spesso dell’espressione “il canto del cigno” (che viene da un passo in cui Platone dice che in punto di morte i cigni intonano il loro canto più bello perché, legati ad Apollo e quindi alla dimensione profetica, sanno che la morte non è un male ma liberazione dell’anima dal carcere del corpo) per indicare l’ultima opera di un artista prima della sua morte (effettiva o, semplicemente, del suo ritiro dalle scene) ma non penso se ne abusi in riferimento all’ultimo singolo degli Yazoo, pubblicato quando era abbastanza chiaro che si sarebbero sciolti (vi sarebbero stati remix ed anche una riunificazione dal vivo, ma in studio di registrazione non tornarono mai):
Come il loro spettacolare debutto (Only you) era stato scritto dal solo Vince Clarke, così questa canzone è attribuita alla sola Alison Moyet, ormai pronta alla sua carriera solista, ed è una struggente preghiera a non essere dimenticati
I can’t believe you want to turn the page,
And move your life onto another stage,
For the times we’ve had I don’t want to be – a page in your diary babe,
For the good, the bad I don’t want to see – a page in your diary babe,
For the happy, the sad – I don’t want to be another page in your diary