cheremone’s top 40 2021 – 4
10 / Taylor Swift: All too well Impegnata a ri-registrare tutta la sua discografia per toglierla dalle grinfie di Satana (= Scooter Braun), Taylor Swift ha pubblicato la versione da 10 minuti di un brando di Red e ci ha fatto anche un cortometraggio. La vetta della sua carriera, malgrado non abbia inventato lei il sintagma “Fuck the patriarchy“, parrebbe.
8 / Maneskin: I wanna be your slave Dai fasti (?) sanremesi a quelli dell’Eurovision, uno ha comunque l’impressione che dietro ci sia un bravissimo ufficio stampa, considerata la frequenza con cui qualsiasi cosa facciano finisce sui giornali (“Damiano come Spider Man” mi pare superare ogni iperbole). C’è comunque un po’ di arrosto dietro, come dimostrano I wanna be your slave (qui con Iggy Pop) e la generale tendenza a rovesciare gli stereotipi eteronormativi della musica italiana, per cui va bene così
6 / Lil Nas X: Montero (call me by your name) Sempre a proposto di ribaltamento degli stereotipi, Lil Nas X è semplicemente un genio. E sull’albero che si vede ad 1’10” del video, c’è inciso il testo greco del Simposio di Platone con citazione dal discorso di Aristofane sugli “uomini palla”…
5 / The Weeknd ft. Ariana Grande, Save your tears
4 / The Kid Laroy ft. Justin Bieber: Stay Credo si possa tranquillamente dire che sarebbe così alto in classifica anche senza la presenza di Justin, no?
3 / Elton John ft. Dua Lipa: Cold heart Già nel 2012 i Pnau avevano creato un “nuovo” album di Elton John, tagliando e cucendo estratti del suo catalogo, con risultati notevolissimi. Nel 2021 hanno ampliato l’idea e Cold heart non solo campiona Sacrifice, Kiss the bride e Where’s the shoorah, ma ci mette anche in mezzo Dua Lipa che canta il ritornello di Rocket man e voilà
1 / Ed Sheeran: Overpass graffiti Uno tende anche a considerarlo il simbolo di tutto quanto c’è di sbagliato al mondo, ma, ad essere obiettivi, ogni tanto ci prende proprio:
(ci si vede fra 12 mesi)
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