all bound for mu mu land
Per continuare l’immersione nella mia adolescenza, ho cominciato a recuperare i pezzi del ciclo di Shannara che mi ero perso, partendo dalla trilogia della Jerle Shannara.
Nel primo dei tre romanzi (La strega di Ilse) Terry Brooks apre il racconto con il ritrovamento di un naufrago (cui qualcuno ha voluto impedire di parlare, visto che, oltre ad accecarlo, gli hanno anche tagliato la lingua), con addosso un bracciale che pare dire molto della sua identità ed una mappa del tesoro (!) che indica delle terre al di là dello Spartiacque Azzurro.
Visto che è fantasy, il viaggio – condotto dall’ultimo druido (Walker, erede, ovviamente, di Allanon), da Cacciatori Elfi e da varia umanità (e non) si svolge a bordo di una nave volante (don’t ask don’t tell: ha a che fare con l’energia della luce, tipo) ed il primo episodio rispecchia tutte le benvenute caratteristiche del genere, col solo difetto di una certa lungaggine (probabilmente Brooks avrà avuto un anticipo per una trilogia) che si poteva evitare, tipo metterci mezzo libro solo per radunare l’equipaggio.
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