she after sean
Inside the groove è un consigliatissimo podcast dedicato ad analizzare le canzoni di Madonna ed in una vecchia puntata aveva ospitato Lucy O’Brien, autrice di una biografia di Madonna (Like an icon), piuttosto interessante, anche se con qualche limite.
Pubblicata in una prima edizione nel 2007 ma poi aggiornata fino a Rebel heart, ricostruisce vita e carriera di Madonna senza aver avuto accesso alle fonti primarie (non ci sono interviste con lei e neanche con molte delle persone più vicine a lei), con alle volte eccessive forzature pseudo-psicanalitiche laddove si parli di religione (non avevo mai notato le derive gianseniste del cattolicesimo nordamericano ma forse sbagliavo) e di sesso (arrivando a dividere la carriera della cantante in un prima ed un dopo Sex, il libro fotografico dei primi anni ’90 che fece ‘scandalo’).
Ci sono poi sgradevoli imprecisioni che uno non si aspetterebbe in un’edizione che tra l’altro sarebbe pure revised, dall’ortografia di Lecce (che non è Leece, p. 511) all’idea che American pie di Don McLean sarebbe una ‘protest song‘, da cose che bastava controllare (il video di Human nature non è in bianco a nero, p. 292 – ditemi voi) ad altre che fanno sorridere (il “San Marino music festival in Monaco” di p. 291 è ovviamente Sanremo, dove era arrivata via Nizza) o innervosiscono per la superficialità (nel tanto criticato video di Like a prayer Madonna non bacia un black Christ, p. 204, ma un santo, pure vagamente famoso).