more fear, more walking
Ho ripreso (dopo secoli?) Fear the walking dead e la quarta stagione ne è praticamente una riscrittura o direttamente un reboot; tanto per cominciare, la serie (che è iniziata come spin off di The walking dead quando questa serie era in piena fase imperiale, ma era ambientata qualche mese prima, con conseguente sfasamento cronologico fra le due vicende narrate) si è ora riallineata al modello e le due procedono in contemporanea (immagino per confluire un dì l’una nell’altra?); ad intensificare la continuità fra le due, Morgan è passato da The walking dead (credo dalle parti della 7a o 8a stagione) a Fear ed il cast ha subito radicali modifiche, con non uno ma ben due personaggi di primaria importanza venuti a mancare (causa zombie e bambini psicopatici).
Resta sempre un po’ il problema che nessun personaggio di Fear (né dei pochi ‘vecchi’ rimasti né dei nuovi) ha lo stesso impatto emotivo sullo spettatore che hanno i personaggi della serie madre (nulla rispetto alla magnificenza di Carol o Daryl o al pathos rappresentato dall’arco narrativo di Maggie e Glenn, per intenderci), ma questo nuovo inizio non spiace, anzi.
Trackbacks