biblia stultorum, o bible for dummies
Nella Francia pre-rivoluzionaria un sacerdote e rettore di seminario, Charles F. Lhomond (1727-1792) pensò bene di scrivere una sorta di riassunto dell’Antico Testamento in latino, con intenti tanto moralmente edificanti quanto didatticamente proficui, visto che il testo procede in maniera chiara e scorrevole; a questa fortunata opera, un anonimo epigono aggiunse poi una breve Iesu vita, allo scopo immagino di completare la cosa.
Una decina di anni fa Roberto Carfagni ne ha pubblicato una nuova edizione (Epitome historiae sacrae, Vivarium novum, 2009), pensata per gli studenti che abbiano terminato la lettura di Familia Romana, arricchita, oltre che con la riproduzione di incisioni di Gustave Doré, con una serie di pensa ed exercitia alla fine dei vari capitoli (alcuni più difficili di quanto pensassi, tipo “trova e correggi 35 errori” in 30 righe di testo fitte fitte).
Non so se posso conseguentemente vantarmi di aver letto così tutta la Bibbia, ma di certo ho una migliore idea di prima di figure tipo Tobia, la cui storia pare un romanzo greco, ed il mio lessico si è certamente arricchito: la cesta in cui Mosé è affidato al corso del Nilo si chiama fiscella, quella dei pani e dei pesci di Gesù cophinus, per dire.