de feminis
Un po’ per completisti, Le donne e la città (New Press, 1985) raccoglie due lavori di Eva Cantarella scritti per dei seminari di romanistica, a confermare che i suoi interessi di studiosa sono sempre stati un filino monotematici.
Il primo articolo (Donne di casa e donne sole: sedotte e seduttrici?) è dedicato al mondo greco e ad una riflessione sulla moicheia, più o meno impropriamente tradotta con “adulterio”, mentre il secondo (Le donne fino alle XII Tavole) guarda al mondo romano e si apre con la solita critica alla teoria del matriarcato (cui nessuno credeva più già negli anni ’80 – mai capito perché in ogni suo libro Cantarella debba confutare la teoria del matriarcato) per poi ripercorrere i suoi studi in materia, che ha poi avuto occasione di approfondire meglio altrove, cosa che rende questo libretto utile per una storia degli studi classici ma non per altro, almeno oggi.