la figlia cambiata
Non capisco bene dove collocare Paesi lontani di Maria Luisa Aguirre D’Amico, che in parte vuole essere autobiografico (la scrittrice è stata, come la Maria del breve romanzo, davvero nipote di Pirandello), in parte più generica riflessione sul sentirsi in sospeso tra due mondi, considerata la sua origine cilena ed il suo ondeggiare fra il sud America e l’Italia, allora in pieno fascismo – una dimensione cronologica cui si allude solo di passaggio, con qualche riferimento alle leggi razziali del ’38 ed all’entrata in guerra dell’Italia.
Letto forse in un momento sbagliato, ha lasciato un senso di insoddisfazione e di incompletezza, forse voluto.
Trackbacks