back! back!! BACK!!!
Facendo con i ggiovani la storia di Orfeo ed Euridice che mi pare il più famoso esempio classico di “ritorno al mondo” (per quanto, #spoiler, mancato all’ultimo), ho letto Tornare al mondo di Stefania Rocchetta (il Mulino, 2013), immaginando che la storia con cui Virgilio chiude le Georgiche vi trovasse posto.
Non è andata così, ma ciò non toglie interesse al libro, piuttosto breve ma certamente denso, in cui si parla della filosofia greca che per prima ha immaginato un ritorno ciclico delle anime (Pitagora), dei paradossi della palingenesia stoica e delle sue origini platoniche (la teoria del “grande anno” del Timeo, che si verifica quando ciclicamente tutti gli astri tornano nella medesima posizione) e, cosa che grida da chilometri “testi di dottorato!”, della vicenda sospesa fra vita e morte di Protesilao, raccontata nell’Eroico di Filostrato in cui l’eroe (il racconto delle sue vicende, con interessanti variazioni, attraversa più o meno tutta la letteratura greca, da Omero a Luciano) pare dividere il suo tempo fra l’Ade, i luoghi della sua esperienza biografica e le vigne di un contadino a lui devoto, cui appare più o meno una volta a settimana, eternamente indeciso tra qua e là.