two things, listed

Due cose spiccano nella settimana stagione di The Blacklist, entrambe alquanto curiose.
La prima è che, causa pandemia, la serie si è fermata poche puntate prima del finale di stagione e l’ultimo episodio è stato realizzato con l’inserto di sequenze a cartoni animati (era successo qualcosa di analogo in Fringe ma lì erano riusciti a darne una giustificazione narrativa); l’altra, ed è davvero strana, è il fatto che dopo sei anni di gente che nasconde la propria identità, di doppi e tripli giochi, di bugiardi seriali e quant’altro, Elizabeth Keen è così stupida che non le viene nessun sospetto sulla nuova vicina di casa tanto gentile, cosa che mi pare davvero la meno credibile di tutto The Blacklist, e ce ne vuole.
Trackbacks