no, Luke, I’ve never held anyone prisoner before
L’idea di base di The society è che ca. 200 liceali di una cittadina del Connecticut si ritrovano improvvisamente isolati dal resto del mondo, con tutti gli altri abitanti scomparsi nel nulla ed invalicabili foreste tutto intorno.
Mentre in The 100 bastavano dieci minuti perché diventasse immediatamente Il signore delle Mosche, questi si impegnano a mantenere una parvenza di normalità, con tanto di sistema giudiziario, istituzioni borghesi e prom di fine anno, anche se poi le dinamiche tardo-adolescenziali cominciano a riemergere ed il sottile equilibrio creato (pare un kibbutz) è continuamente messo a rischio dallo psicopatico di turno.
A tratti procede un po’ lentamente, ma le continue allusioni alla realtà (populismi sfrenati, derive autoritarie e cose del genere) ne rendono la visione intrigante, anche oltre i confini del teen-drama che superficialmente pare essere.
In attesa della seconda stagione, comunque…
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