curecopia
Rimanendo in tema di festeggiamenti e ricorrenze, il 2018 ha visto il quarantesimo (!) compleanno dei Cure, cosa che hanno celebrato a suo tempo e che ora possiamo condividere, grazie a Curaetion 25 + Anniversary, un box set che, in vari formati, ripercorre la loro carriera.
Oltre che un libro fotografico, la confezione contiene (su 4 cd e 2 dvd) due spettacolari esibizioni dei Cure; mentre Anniversary documenta il concerto che fecero ad Hyde Park per celebrare appunto i quarant’anni di carriera (con una scaletta essenzialmente fatta di greatest hits), Curaetion 25 soddisferà i più curiosi, in quanto riproduce il concerto che fecero durante la 25esima edizione del festival Meltdown (evento londinese annualmente organizzato da artisti, gente tipo Patti Smith, Yoko Ono, David Bowie), affidato l’anno scorso a Robert Smith.
Oltre che invitare spiriti affini (Manic Street Preachers, Placebo, Nine Inch Nails, Psychedelic Furs etc. ) i Cure misero in piedi un concerto insolito, nella cui prima parte (from there to here) cantarono in ordine cronologico una canzone per album (aprendo con Three imaginary boys e terminando con la nuova It can never be the same), mentre nella seconda parte (from here to there) fecero il contrario, iniziando con la nuova Step into the light e chiudendo con Boys Don’t Cry, che a 40 anni suona come ne avesse 17.
Come prevedibile, la scelta non è andata solo sui brani più noti (ci sono comuque A forest, Pictures of you ed High) ma ha offerto intriganti incursioni nel loro catalogo (Bananafishbones, Like cockatoos, The hungry ghost, Sinking), tanto per ricordarci quale incredibile gruppo The Cure siano stati e siano tutt’ora.
Nel frattempo, aspettiamo la riedizione di Wish e l’imminente quattordicesimo album…