chasing the sun
Immaginando un utilizzo didattico del sepolcro del giovane Quinto Sulpicio Massimo, escluderei di poter presentare direttamente il poemetto scritto dal fanciullo in greco sul mito di Fetonte, optando casomai per la versione che ne fornisce Ovidio all’inizio del secondo libro delle Metamorfosi (non affrontando per ora la tarda ripresa di Nonno di Panopoli nel l. XXXVIII delle Dionisiache ma prima o poi ci arriverò, anche perché per l’anno prossimo ne è annunciata una nuova traduzione in inglese).
Sul testo di Ovidio si basa il Phaethon di Magda Van Tilburg che ne ha fatto la versione a fumetti (qua si era già apprezzato il suo Curculio) che ben racconta la triste vicenda del fanciullo che, per dimostrare agli amici invidiosi di essere davvero figlio di Apollo, chiede al padre di poter guidare il carro del sole, con le note, tragiche conseguenze.
E resta curiosa la triste coincidenza del fatto che la vicenda di una morte prematura sia stata il tema svolto dall’undicenne Sulpicio, per il quale si sarebbero ugualmente immaturamente aperte le porte dell’Ade..