aprite la finestra
Approfitto dell’estate per moltiplicare esponenzialmente il numero di libri letti, soprattutto quelli molto legati al presente, che rischierebbero di risultare curiosità archeologiche se letti fra cinque anni mentre, chessò, I fratelli Karamazov possono aspettare.
Alla categoria appartiene la “modesta proposta” di Christian Rocca, Chiudete internet (Marsilio, 2019) che riflette sul ruolo sempre più invadente che colossi come Facebook/Instagram, Twitter e Google hanno non solo nella vita quotidiana delle persone ma in complessi equilibri intra ed inter nazionali.
In realtà il libro dedica più spazio alla disastrosa situazione della politica italiana, vittima di populismi e ‘sovranismi’ di cui Rocca trova origine nelle vicende di più di 25 anni fa e ad una serrata (e motivata) critica alla stampa del nostro paese, che si limita o a fare battaglie ridicole (le 10 domande a chiunque, i post-it, il popolo del fax – tutte cose su cui Repubblica è maestra da decenni ormai) o a fare semplicemente da cassa di risonanza alle fandonie dell’uno o dell’altro, scordando il suo semplice compito, che sarebbe quello di cercare la verità, cosa che, negli Stati Uniti trumpiani di cui noi siamo stati sereno modello, ancora tentano di fare…
“se qualcuno dice che piove e un’altra persona dice che non piove, il compito di un giornalista non è quello di citarli entrambi. Il compito del giornalista è quello di aprire la finestra, guardare fuori e dire qual è la verità”