they gathered all around him
Giunto più o meno a metà della sua sterminata opera di ricostruzione del Gesù ‘storico’ (qui il primo volume, qui il secondo) in Compagni e antagonisti (Queriniana, 2010) John P. Meier si sofferma sulle relazioni che Gesù costruì con ‘amici’ e ‘nemici’ e secondo queste coordinate il suo lavoro è diviso in due parti.
La prima si sofferma sugli ‘amici’ ed individua tre cerchi concentrici: quello più ampio delle folle che stavano appresso a Gesù per sentirne gli insegnamenti e/o riceverne miracoli, quello dei ‘discepoli’ in senso generale (fra i quali vanno certamente annoverate delle donne, mai chiamate ‘discepole’ anche perché, #spoilerlinguistico, in aramaico ‘discepolo’ è solo maschile) e quello più stretto dei Dodici, sui quali crediamo di sapere più di quanto realmente sappiamo (Bartolomeo? Taddeo?).
Lavorando poi sui testi neotestamentari, sulla letteratura rabbinica e su Flavio Giuseppe, Meier cerca di ricostruire il possibile sui gruppi ‘antagonisti’ di Gesù, dagli ‘scribi‘ (termine vago, probabilmente indica solo una professione ed infatti in Matteo vi sono cenni a scribi cristiani) agli esseni (giustamente Meier insiste molto nel criticare la pubblicistica moderna che adora legare Gesù al gruppo di Qumran. Ma anche no. ), dai sadducei ai farisei.
Verso la fine del volume l’autore accenna ad un quarto ed ultimo volume sui rapporti di Gesù con la legge mosaica e sull’interpretazione delle parabole, anche se poi divennero due volumi distinti, ma non escludo che poi ce possa essere anche un sesto…
Il tema pare, piacevolmente, inesauribile…
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