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In contemporanea alla sua strabiliante esibizione a Glastonbury, Kylie Minogue ha pubblicato un’ennesima antologia (la quarta?), Step back in time, che tiene fede al suo sottotitolo di definitive collection, comprendendo più di quaranta singoli (dal debutto di The locomotion alla nuova New York City).
Considerata la vastità della sua carriera, a fare le pulci si potrebbe discutere su qualche omissione (io avrei messo Turn it into love – anche se fu un singolo tipo solo in Giappone – al posto dell’inutile cover di Celebration di Kool & The Gang, che per qualche strano vincolo contrattuale appare mi sembra in tutte le antologie di Kylie; e spiace l’assenza di Some kind of bliss nonché di Into the blue), ma direi che ci si può stare.
Questa qua sotto è l’immortale Spinning around:
Ed il momento in cui arriva Nick Cave per Where the wild roses grow è splendido:
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