canis in pictura est
Quand’ero a Malaga a fare conferenze in latino, una tappa necessaria è stato ovviamente il Museo Picasso, dove ho comprato un curioso libro fotografico, Lump – The dog who ate a Picasso in cui David Douglas Duncan ha raccolto una serie di foto in cui appaiono Picasso, la sua seconda moglie Jacqueline ed un paio dei suoi svariati figli, colti nell’assoluta quotidianità (che a casa Picasso voleva dire girare in mutande lavorando a quadri e sculture o chiacchierare dopo pranzo con Yves Montand e Simone Signoret a discutere dei fatti d’Ungheria, eh), insieme a Lump, un bassotto originariamente del fotografo ma poi rimasto a Villa la Californie (la dimora del pittore a Cannes tra gli anni ’50-’60) e presente poi in diversi quadri del periodo:
Uno di casa, praticamente. Un piccolo libro prezioso, insomma.
Parafrasando una tua rubrica il mio potrebbe definirsi “un commento a caso”. Da diverso tempo non mi dedico al mio blog e frequento poco quelli dei vicini. Adesso, passando un po’ da queste parti ho realizzato che non solo non ho seguito l’Eurofestival, ma non ho nemmeno letto le tue recensioni che per me sono un punto di riferimento. 😉
Insomma, non sono sparita nel nulla. Un saluto.
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figurati, sei sempre la benvenuta ;-)!
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Era per sottolineare a me stessa la gravità della situazione. 😁
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