why face the facts when you can just feel the feelings?
Impegnati a Los Angeles a lavorare con Stuart Price al terzo album della loro trilogia ‘elettronica’ (Electric è del 2013, Super del 2016), i Pet Shop Boys hanno – a sorpresa – pubblicato un EP (prodotto da Tim Powell, già di Xenomania), Agenda, con quattro nuove canzoni, in cui le allusioni testuali alla realtà contemporanea si fanno un po’ più evidenti che in passato.
The forgotten child affronta il tema dei rifugiati (the times are brutal / borders are crossed) con una certa pregnanza, What are we going to do about the rich risveglia il bolscevico in noi ma le altre due canzoni sono certamente quelle più riuscite:
Questa qua sopra era On social media, che prende in giro – con doveroso cinismo – le ossessioni contemporanee (It’s so nice when people like you / You’re feeling #blessed / You’re part of the conversation / It’s like you’ve passed the test) e suona un po’ come la versione 2.0 di Shameless, ma il vero capolavoro è Give stupidity a chance, canzone che riassume perfettamente l’orrore nel quale l’occidente sta piombando: