just a little touch of star quality
Prima cosa di Borges che leggo (lo so, #vergogna), Sei problemi per don Isidro Parodi (sua prima collaborazione con Adolfo Bioy Casares, cui ne sarebbero seguite altre quattro), è una raccolta di racconti che hanno per protagonista una sorta di Sherlock Holmes argentino (che anziché abitare a Baker street è in carcere, falsamente accusato di omicidio) che risolve curiosi casi surreali, tra drusi siro-libanesi (Le dodici figure del mondo), furti in treno (Le notti di Goliadkin), lettere scomparse (Il dio dei tori), vendette a lungo meditate (Le previsioni di Sangiacomo), delitti in hotel e scambi di persona (La vittima di Tadeo Limardo) e talismani cinesi (La prolungata ricerca di Tai An).
I racconti presentano struttura simile, con il carcerato che riceve la visita di grotteschi personaggi che raccontano implausibili vicende con incredibile prolissità e loquacità, arricchita da un continuo richiamo satirico e parodico a diversi stili, generi letterari e riferimenti alla società argentina degli anni ’30, in cui, come in un’immensa biblioteca, è facile perdersi…