perform “youth” as scripted by adults
Per motivi a me non chiarissimi il saggio di Margo Jefferson, On Michael Jackson, è stato pubblicato solo recentemente nel Regno Unito, mentre la sua prima edizione statunitense era del 2006, ragion per cui ora pare esservi una prefazione dell’autrice post mortem – dico pare, perché sul Kindle Store italiano ho chiaramente trovato l’edizione originale, per cui la nuova prefazione non l’ho letta.
Anyway, il breve libro non è assolutamente una biografia di MJ né un saggio sulle sue vicende processuali (tipo questo) né sulla sua musica, né un trattato apologetico né di contro un’insulsa raccolta di pettegolezzi, come d’altronde ci si aspetta dalla penna di Margo Jefferson che invece affronta con profondità temi complessi, quali il tragico destino delle child stars, l’impatto culturale della figura di Michael Jackson (in bilico tra bianco/nero, uomo/donna, genio/mostro) ed il gigantesco circo mediatico che lo ha circondato in vita, complice lui stesso che, citando Barnum, ha sempre voluto che la sua carriera fosse the greatest show on earth: