la versificazione è l’ordine in atto
A chiudere le Opere scelte di Edgar All Poe nei Meridiani sono quattro saggi (immagino che tre di loro si ritrovino qui), due dei quali mi sono parsi particolarmente significativi.
Analisi del verso (1843) è un’affascinante riflessione sulla metrica – prima classica poi inglese – in cui Poe si dimostra decisamente creativo nelle conclusioni ma non solo per questo affascinante, rivelando competenze che ignoravo possedesse; Filosofia della composizione (1846) è invece il materiale preparato per una conferenza tenuta dopo il successo de Il corvo ed è un intrigante autoanalisi dei meccanismi compositivi della sua poesia più celebre ed uno dei pochi casi in cui un poeta analizza se stesso – facendomi venire in mente alcune illuminanti pagine di Montale o Baudelaire – con notevole introspezione.
Più ostici – per ignoranza mia sulla materia – gli altri due lavori, Il principio poetico (1849) e I “Twice-told tales” di Hawthorne (1842).