una forma la cui conoscenza è illusione
Il Pasolini (Europictures, 2014) di Abel Ferrara aggiunge poco alla vicenda dello scrittore assassinato all’inizio del novembre del 1975, ma pare più che altro un omaggio di un grande registra all’altro.
La parte di PPP è affidata al sempre ottimo Willem Defoe ed il film segue le ultime due giornate di vita del protagonista, tra disarmanti interviste alla stampa, preoccupazioni per il clima politico di quegli anni, stralci delle sue ultime cose (l’allora imminente uscita di Salò, il lavoro sul postumo Petrolio) e frequentazioni di quei ragazzi di vita che lo porteranno al martirio.
La scelta più straniante e curiosa di Ferrara è quella di inserire nel film squarci di film mai realizzati (come la messa in scena di una delle pagine più forti di Petrolio) o solo abbozzati, come una sceneggiatura che avrebbe voluto come protagonista Eduardo De Filippo, la cui parte è qui affidata all’affettuosa partecipazione di Ninetto Davoli, che non manca mai in un film di – o su – Pasolini.
L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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Willem Dafoe, un nome che invita a ricordarlo male ^_^
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corretto, thanks ;-)!
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