non stanca ciò che all’infinito piace
Per fare il completista su Rutilio Namaziano (vedi qui e qui), ho letto la traduzione del De reditu ad opera di Anna Ventura (NoUbs, 2013), “una delle più note poetesse italiane”, secondo il risvolto di copertina, che ha scelto di tradurre i distici elegiaci del poemetto in eleganti endecasillabi e di chiudere il testo con la riproposta di una immaginaria lettera di Rutilio, ormai in patria, che annuncia all’amico Palladio l’intenzione di comporre un diario poetico del suo viaggio da Roma alla Gallia.
Infelice la scelta di non presentare il testo latino ma per il resto è sempre piacevole ripercorrere il viaggio di Rutilio, iniziato, come ormai sappiamo bene, non da Ostia ma dalla vicina Porto,
dove il Tevere volge verso destra / evitando le sabbie di sinistra
perché i problemi d’insabbiamento del porto di Ostia erano ormai diventati ingestibili…