Magnani you’ll never be
Tappa essenziale nella filmografia pasoliniana, Mamma Roma (Arco Film, 1962) fu il suo primo film (a differenza del precedente Accattone) a non essere direttamente ispirato alla sua produzione narrativa ma ad avere soggetto autonomo (la sceneggiatura fu scritta con Sandro Citti) e racconta i tentativi di riscatto di un’ex prostituta (una superba Anna Magnani) alle prese col figlio da poco tornato a Roma da Guidonia.
Il tutto è, ovviamente, un distillato della poetica di Pasolini (proletariato che si imborghesisce, speculazione edilizia e figure cristologiche), partita da un fatto di cronaca (la morte in carcere di un ragazzo abbandonato a se stesso) ed arrivata ad essere, a più di cinquant’anni, tanto attuale quanto straniante, come il Violino tzigano che accompagna la scena del ballo tra madre e figlio:
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