this. is. not. normal.
Katy Tur è una giornalista televisiva dell’NBC, non di particolare fama (I’ve been on TV for nine years, but no one knows who I am) finché non si è trovata a fare da corrispondente per la campagna elettorale di Donald Trump, quando sembrava ancora una baracconata da reality show (lo è anche adesso, eh).
Unbelievable è quindi il racconto di una campagna elettorale vissuta in prima persona, col candidato presidente che sobilla la folla contro i giornalisti e che spesso la chiama per nome (nei comizi o via Twitter), a tal punto che le pedane dei giornalisti devono essere protette dal servizio di sicurezza.
Il racconto inizia 535 prima del giorno delle elezioni ed è intervallato dalla descrizione della serata stessa in cui la vittoria di Trump diventava sempre più possibile / probabile / certa, in una dimensione tanto climatica per una parte e drammaticamente anticlimatica per l’altra (merito un + per l’uso di “climatico”nel senso di climax e contemporaneamente di politica ambientale).
Uscito lo stesso giorno del libro di Hillary, Unbelievable è il primo racconto di un giornalista sull’intera campagna di Trump che leggo, ed è un buon punto di partenza per capire i meccanismi con cui i media sono involontariamente stati al suo gioco…