pronomi e bagni pubblici

La storia che ha portato nel maggio 2016 Barack Obama ad emanare un ‘ordine esecutivo’ per permettere alle persone transessuali di utilizzare (nelle scuole finanziate dallo stato) il bagno del genere in cui si identificano (sempre sotto Obama il Pentagono aveva riconosciuto il loro diritto di prestare servizio militare) passa anche per storie come quella raccontata in Growing up Coy.

Il documentario (2016) racconta la vicenda di una famiglia del Colorado nella quale una bimba, identificata come maschietto alla nascita, ha iniziato ad identificarsi come bambina già dai 2-3 anni e, dopo aver trovato accoglienza a scuola, nel momento in cui ha compiuto 6 anni si è trovata improvvisamente discriminata, malgrado il Colorado avesse delle leggi a tutela dei diritti delle persone transgender.

Il film non segue da vicino l’iter giudiziario (che ha portato alla fine al riconoscimento del diritto di Coy di usare il bagno scolastico di sua scelta e più in generale ha creato un precedente giuridicamente rilevante per il tema della piena eguaglianza) ma si sofferma sulla storia della famiglia, le loro difficoltà quotidiane, il trambusto mediatico che si produsse intorno al caso ed è soprattutto testimonianza del grandissimo amore dei due genitori per la loro bambina, libera di essere quello che è sempre stata.

Colla presidenza Trump si sono fatti molti passi indietro, in modo particolare per la questione dei militari transgender, mentre per la questione dei bagni pubblici mi pare di capire che la situazione vari da stato a stato, con gli oppositori che ritengono che le persone transessuali siano tutte dei maniaci pronti a vessare le persone cisgender, quando statisticamente è più probabile essere molestati in bagno da un politico repubblicano che da una persona transgender…