certain petty, bourgeois concerns
Nella sua vicenda narrativa The Americans si è sempre mosso su due binari, quello della spy story classica e quello, più complesso, delle conseguenze psicologiche della doppia vita da loro condotta sui personaggi della serie, prestando ora più attenzione ad un arco narrativo ora all’altro.
La quinta stagione (ne è stata già annunciata una sesta, e conclusiva, stagione per il 2018) procede con una certa lentezza, anche se non mancano sviluppi interessanti per la guerra fredda (c’è una joint venture tra il KGB ed il Vietnam, con l’introduzione dell’inquietante Tuan, uno psicopatico in fieri), concentrandosi sul vissuto interiore dei personaggi (Phillip, Elizabeth e Paige in primis), spesso ad un passo dal tracollo completo.
Una delle serie migliori degli ultimi anni, senza ombra di dubbio. In attesa di un grande finale…
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