se esiste una malattia cronica che dovrebbe colpire ogni insegnante, è la speranza
Un libro che si apre con riflessioni (Una lettura ben fatta) su un quadro settecentesco (Le philosophe lisant, il filosofo che legge) e si chiude (Due cene) con memorabili pagine sul Simposio di Platone e le ultime ore di Socrate da una parte e l’ultima cena giovannea dall’altra merita, sarò scontato, attenzione, perché “siamo tuttora figli di quelle morti“
Nessuna ragione spenta raccoglie saggi di George Steiner dal 1978 agli anni ’90 ed è lettura davvero affascinante di un autore di cui ho letto poc’altro ma che mi si sta rivelando molto affine (“Non è un vero lettore… colui che non ha mai provato il fascino accusatore dei grandi scaffali pieni di libri non letti“) nella sua disamina della società e della storia novecentesca:
“il marxismo è essenzialmente un giudaismo che ha perso la pazienza“