cancer’s boring
Avevo già notato che le ultime stagioni di Dr House stavano diventando autoreferenziali e poco convincenti e temo che questo valga anche per gran parte dell’ottava ed ultima stagione.
Certo, alcuni archi narrativi (quello di Chase, ad esempio) giungono a dignitose conclusioni, altri rimangono tristemente in sospeso e la soluzione autorale che chiude la vicenda (spoiler: House simula la propria morte e fugge in moto con Wilson) risulta, oltre che inverosimile, un po’ troppo smielata.
Sempre notevoli i riferimenti metatestuali, come quando House cita L’attimo fuggente, in cui il personaggio interpretato da Robert Sean Leonard (che qui è Wilson) si suicida, sovrapponendo curiosamente realtà e fiction.
L’ultima stagione è quasi sufficiente, ma l’intera serie è stata una piacevole – e per me tardiva – scoperta. Ed ora so un sacco di nomi di malattie di cui eventualmente morire…