qui comincia l’avventura…
La nascita del cristianesimo di Enrico Norelli è un interessante saggio che risponde pienamente al titolo che si è dato, seguendo nascita e sviluppo della nuova fede fino al II secolo dC, più o meno fino al momento in cui appare per la prima volta proprio la parola ‘cristianesimo’ (in una lettera di Ignazio di Antiochia, scopro) ed il cristianesimo ha assunto identità propria rispetto al giudaismo (secondo i criteri di Adriana Destro e Mauro Pesce, ai cui studi Norelli è molto debitore).
Il libro si muove su sei densi capitoli (solo l’ultimo, sulla formazione del canone neotestamentario, è un po’ affrettato), dedicati in primis alla ricezione dell’insegnamento di Gesù in terra d’Israele (è sempre interessante ricordare che, come nel caso dell’Islam e della sua divisione fra scitii e sunniti, anche i cristiani delle origini erano molto indecisi su chi dovesse essere l’erede di Gesù, se un suo parente – Giacomo – o un suo discepolo – Pietro – ) e fuori; si passa poi alla diffusione del cristianesimo nell’impero Romano ed ai suoi rapporti col potere (alla rigida posizione dell’Apocalisse, per cui Roma è la bestia di Satana, si sostituisce una posizione, come dire, più accomodante), per concludere con le varie interpretazioni della nuova fede, la nascita delle ‘eresie’ ed i complessi rapporti del cristianesimo con la filosofia greco-romana, la religione, la gnosi etc.
Trackbacks