diamanti e perle
Ammetterò senza problemi che Diamonds and pearls (1991) è il mio album di Prince preferito, intanto perché risale al periodo in cui cominciai a rivalutarlo e poi perché contiene quella che secondo me è la sua cosa migliore, Money don’t matter 2 night.
Questo non toglie che ci siano momenti discutibili (Cream sconfina candidamente nel pornografico, anticipando l’album di qualche anno dopo, Come) a fianco di altre cose ben riuscite e degne di stare al livello di classici del passato (Gett off, Thunder) ma Money resta notevole, malgrado l’idea di un miliardario che lamenti la crisi economica sia spesso stonata:
Eppure qui Prince se la cava, e suona davvero sincero, nei mesi di Desert storm e dei massacri operati da Saddam Hussein:
Hey now, maybe we can find a good reason
2 send a child off 2 war
So what if we’re controllin’ all the oil,
Is it worth a child dying 4? (is it worth it?)
If long life is what we all live 4
Then long life will come 2 pass
Anything is better than the picture of the child
In a cloud of gas
And u think u got it bad
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