una canzone a caso – 407
Robin Thicke ft. TI & Pharrell, Blurred lines
Il più grande successo di Robin Thicke (figlio del padre di Genitori in blue jeans, #sapevatelo) resterà questa Blurred lines (2013), la cui vicenda fu accompagnata da tutta una serie di polemiche che giova ricordare:
- il testo trasuda misoginia e pare scritto da un maniaco sessuale, grazie a concetti tipo Tried to domesticate you / But you’re an animal ed all’insistenza di quell’ I know you want it che fa molto stupratore seriale
- il video è un trionfo di maschi vestiti e femmine desnude, di cui qua sotto metto la versione in cui sono meno desnude:
Il che portò alla produzione di svariate parodie, di cui la mia preferita resta questa, ad opera del sempre geniale Weird Al Yankovic, che ne fece l’inno ufficiale dei #GrammarNazi:
Oltre a tutto questo, la canzone fu oggetto di un processo per plagio (per il suo ‘omaggio’ a Got to give it up di Marvin Gaye), di cui resta memorabile la linea difensiva di Thicke, in cui ha essenzialmente ammesso di essersi preso il merito di aver scritto la canzone quando in realtà era tutta opera di Williams perché nel mentre lui era strafatto di Vicodin ed alcol, che è il nuovo ‘il cane mi ha mangiato i compiti’.
#sad