avril 68
Di Bernardo Bertolucci avevo visto solo L’ultimo imperatore e l’Ultimo tango a Parigi, per cui pensavo che il 50% dei suoi film fosse incentrato su gente che sta chiusa in casa a Parigi a fare sesso; avendo ora visto The dreamers, la percentuale sale improvvisamente al 66,6%.
Nel film, un’esteticamente gradevole Michael Pitt (ritrovato poi in Boardwalk empire) conosce una coppia di gemelli (Theo ed Isabelle) che lo coinvolgono in un morboso menage à trois, mentre intorno a loro – apparentemente inconsapevoli, malgrado discutano di nouvelle vague e maoismo – nasce il ’68 francese e le loro giornate trascorrono in un’atmosfera onirica di sesso (in qualche caso particolarmente sgradevole, con punte di vampirismo cui neanche True blood si è spinto) e riflessioni su Jimi Hendrix, il tutto condito da richiami alla storia del cinema che forse ne sono la cosa migliore, fin quando la Storia non entra – letteralmente – dalla finestra.
Un po’ boh, insomma.