centri concentrici
A suo tempo mi ero perso sia il film sia la ‘polemica‘ annessa, per cui ho recuperato ed ho visto Agorà, che racconta, con qualche spunto interessante, la storia di Ipazia, una delle poche figure di scienziate-filosofe di cui rimangano tracce.
Figlia del matematico Teone di Alessandria, fu barbaramente uccisa e fatta a pezzi da una folla furibonda nell’Egitto dell’inizio del V sec. dC, per istigazione del vescovo locale, Cirillo, un po’ perché donna, un po’ perché neoplatonica e soprattutto perché scienziata in un’epoca di superstizioni e fondamentalismi (i cattivi sono certamente i cristiani, ma non è che ebrei e pagani facciano una splendida figura, diciamo).
Il film è un po’ didascalico ed audace nelle anticipazioni eliocentriche di Ipazia ma tutto sommato merita riconoscimenti, anche perché dedica qualche attenzione alle polemiche interne alla Chiesa delle origini (con tanto della presenza di Sinesio di Cirene) ed allo scontro di potere fra il praefectus urbis Oreste ed il vescovo, di cui Ipazia stessa finì coll’essere vittima: cesaropapismo: 1 – razionalità e buon senso: 0.