there was a lady on the stage
La riedizione dell’ultimo album inciso da Dusty Springfield, A very fine love (1995) è anni luce lontana dalle rarità contenute in quella del disco precedente, Reputation (1990).
La ragione è che fu durante le registrazioni del disco (a Nashville, ragion per cui ad un certo punto l’album avrebbe dovuto chiamarsi Dusty in Nashville, a richiamare lo storico Dusty in Memphis) che a Dusty venne diagnosticato un tumore che in un primo momento andò in recessione ma che l’avrebbe alla fine uccisa nel 1999, impedendole ulteriori sforzi promozionali o di incidere più di quanto strettamente necessario.
Oltre ai 10 brani del disco, ci sono solo due tracce bonus, un differente mix del primo singolo (Wherever would I be, in duetto con Daryl Hall, già pubblicato anni fa in un box set) e la versione solista dello stesso, più un dvd che abbonda di spazio, considerato che contiene solo due video (il primo singolo ed il successivo, Roll away). Unica consolazione, le fitte note del libretto e, non annunciata, una ghost track con una lunga intervista a Dusty.
Per il resto, il disco resta, ora come allora, un prodotto di classe ma senza nessuna vetta particolare, con l’eccezione di Where is a woman to go, che qui cantava con l’aiuto di Sinead O’Connor ed Alison Moyet…