mmm, mummia
Da piccolo, chiaramente in seguito ad una crociera sul Nilo, volevo fare l’egittologo e per qualche mese il mio mito di riferimento fu Howard Carter, l’archeologo che il 26 novembre del 1922 entrò nella tomba di Tutankhamon, scoprendone in seguito la mummia (certamente la mummia più famosa al mondo, ma non tra le meglio conservate).
A proposito di mummie, Albert Zink (che è il direttore scientifico dell’Istituto per le Mummie di Bolzano – sì, esiste un Istituto per le Mummie di Bolzano – e che è quindi un grande conoscitore della mummia di Otzi, l’uomo dei ghiacci vissuto tipo 5mila anni fa e mummificato non da sacerdoti di Anubi ma dalla natura) ha da poco pubblicato un agilissimo Otzi, Tutankhamon, Evita Peròn in cui racconta, con leggerezza da divulgatore e puntualità da scienziato, un sacco di cose su mummie vecchie e nuove (sapevate che durante la II guerra mondiale Stalin spostò in Siberia la mummia di Lenin? O che la salma di Eva Peròn ebbe trascorsi italiani? #sapevatelo), in un’affascinante carrellata attraverso la storia e la geografia (ci sono mummie in Cina, sulle Ande, a Palermo etc. ).
Qua sotto, Madonna, pre-mummifcazione, canta You must love me:
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