boyband 113
Cosa abbiano fatto i Take That dopo la loro prima fase imperiale (1990-1995, più o meno) è noto ai più, mentre non mi ero fino ad ora interrogato su cosa fosse successo al loro manager (quello che Robbie Williams delicatamente criticava in No regrets), Nigel Martin-Smith.
Pare che abbia tentato, senza grande successo, di mettere insieme altre boyband (questi erano i The mend, praticamente la versione nordica degli East 17), fino ad arrivare a questi Yes Lad (sì, il nome non è una parodia):
Il progetto all’inizio si chiamava ‘nuova boy band inglese’ (no, DAVVERO), poi a maggio scorso sono stati messi insieme questi cinque ed il nome è diventato Yes Lad (qui l’account twitter), per cui loro sono – in ordine sparso perché non sono al momento in grado di riconoscerli – Cian, Joel, Luke, Sonny e Lewis (i loro account twitter sono, massimo della fantasia, @yesladcian, @yesladjoel etc. ).
Sono diventati ‘famosi’ nel fine settimana, alla loro prima apparizione all’X Factor inglese (registrato mesi fa). Curioso il fatto che uno di loro dica ‘di aver messo insieme il gruppo’:
La cosa buffa è che tutta la prima fase di X Factor (le auditions, il boot camp, la cosa nelle case dei giudici, il massacro emotivo delle sedie) è già stata registrata, per cui i fanciulli sanno benissimo se arriveranno o no alla parte in diretta del programma ma fanno finta di non saperlo…
Pare che siano stati eliminati, o che comunque non siano sopravvisuti alla cosa delle sedie, a meno che naturalmente non vengano recuperati in qualche modo e vadano incontro al grandioso destino di loro predecessori come gli Stereo Kicks.
Nell’attesa di vedere come finirà, qua sotto fanno Stitches di Shawn Mendes nel cortile di uno di loro: