alternativo a che?
Per la serie compilation improbabili, The other side of the 80s ha come sottotitolo “la colonna sonora alternativa del decennio”, il che giustifica la presenza dei soliti noti (gli Smiths, i New Order, Jesus & Mary Chain, Primal Scream, Stranglers), meno quella di Duran Duran, Spandau Ballet, Pet Shop Boys, Roxette (!) ed altri, che mi paiono poco ‘indie’ anche nell’accezione più ampia del termine.
Ogni disco che comprenda The whole of the moon dei Waterboys va bene comunque e Mandinka resta una delle cose migliori di Sinead O’Connor:
E It’s a sin è sempre so good it hurts: