the most despicable thing JR ever did was you
La seconda stagione del nuovo Dallas si era conclusa con gli Ewing tutti contenti e riappacificati dopo che, grazie alla buon’anima di JR, si erano sbarazzati di Cliff Barnes, incastrandolo per omicidio e relegandolo in una prigione centramericana.
Nella terza stagione ci mettono solo 34 minuti per prendersi di nuovo a parolacce, quando John Ross ha intenzione di estrarre petrolio da Southfork malgrado l’opposizione dei Miss Ellie e di Bobby che comincia a blaterare di rare galline a rischio estinzione.
Il fulcro della stagione pare comunque essere altrove, in particolare nei complotti messicani della figlia della cuoca e del suo amico d’infanzia e soprattutto nella vita sessuale di John Ross che lo vede alle prese con moglie maniaco-depressiva ed amante ninfomane, mentre mamma Sue Ellen, cosa mai vista nei 16 anni di Dallas precedenti, riprende a bere e dà fuoco al ranch.
Per quanto trasmessa da un network minore, gli indici d’ascolto della stagione finirono coll’essere deludenti e la serie non venne rinnovata, ponendo così fine – sembrerebbe per sempre – alla saga che ha reso incantevolmente attaente l’edonismo reaganiano di cui sentivo tanto parlare da piccolo e non avevo bene capito cosa fosse.
Stavo per passare a Falcon Crest, ma ho appena scoperto che lo spin-off di Dynasty, il tanto malignato Colbys, è appena uscito in dvd…
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