the fun is just beginning
La mia vita si sta progressivamente trasformando nella continua stesura di recensioni di Dallas.
Avevo cominciato originariamente perché mi piaceva Dirty sexy money e da qualche parte avevo letto che era essenzialmente un aggiornamento di Dynasty, che iniziai doverosamente a vedere (qui la reunion).
Passare da Dynasty a Dallas fu una scelta obbligata (e portata avanti fino all”inverosimile, con 14 stagioni, le appendici degli anni ’90 e persino il libro) ma che credevo senza sbocchi ulteriori, a meno di non affrontare (ma eviterò) i Colbys (sfortunato spin-off di Dynasty) e Knots Landing (le avventure dei genitori di Lucy Ewing in California, se non ho capito male) o approcciare Falcon Crest.
Questo fino al 2012, quando hanno fatto un seguito di Dallas, chiamato, er, Dallas.
La prima stagione (ambientata una ventina d’anni dopo l’ultima puntata della 14a stagione, ignorando i due film per la tv successivi) ripropone il contrasto fra Bobby e JR nella figura dei loro figli, Christopher e John Ross, che avevamo lasciato bambini e che ora troviamo adulti e con una certa tendenza a stare sempre mezzi nudi.
I due sono coinvolti in discutibili liasons con una certa Elena (che sarebbe la figlia della cuoca del ranch con cui sono cresciuti insieme ma CHE NON ABBIAMO MAI VISTO PRIMA) ed una subdola Rebecca che, mega colpo di scena, è la figlia cattiva di Cliff Barnes (la vedemmo una volta bambina. BIONDA).
Ma per farsi mancare nulla ci sono pure i vecchi: oltre ad un paio di apparizioni di Ray e Lucy, ci sono Bobby (ora sposato con una tizia nuova, ma con torbidi segreti), Sue Ellen (ora candidata a governatrice del Texas) ed uno scheletrico JR che prima sta in casa di riposo per depressione e poi complotta contro chiunque pur di riappropiarsi di Southfork e soprattutto del petrolio che salta fuori esserci sotto.
Niente di nuovo sul fronte texano, insomma.
Trackbacks