cheremone’s 2015 top 40 – 2
(continua da qui)
30 / Duran Duran; Pressure off: c’è certamente una componente nostalgica nel continuare a seguire i DD ma ogni tanto regalano qualche piacevole sorpresa, come questa collaborazione con Nile Rodgers e Janelle Monaé
29 / Troye Sivan; Youth: quello che ci auguravamo è successo, e Blue neighbourood è uno dei dischi più belli del 2015
28 / Blur; Pyongyang: come per i New Order, avevo dato per persi anche i Blur. Invece sono tornati e The magic whip, con tutto il suo minimalismo, è un altro capolavoro
27 / Brandon Flowers; I can change: Brandon, Smalltown boy e Neil Tennant. WOW:
26 / Lana Del Rey; High by the beach: si potrebbe anche dire che tutte le sue canzoni sono uguali, ma sono tutte ugualmente belle
25 / Mylène Farmer, City of love: il ritorno dell’anno, un po’ offuscato dal fatto che il primo singolo del nuovo album era un duetto con Sting. Ma tutto è perdonato ed il video di City of love, beh…
24 / Il Volo; Grande amore: i vincitori morali dell’Eurofestival. Considerato che la Rai sceglie il concorrente italiano tra i cantanti di Sanremo, quest’anno c’è da stare poco allegri e rimpiangere ‘sti tre.
23 / Mika; il fanciullo passa il suo tempo tra cose esecrabili (X Factor) e cose nobili (la sua collaborazione con le Nazioni Unite per i rifugiati siriani in Libano), poi si ricorda di fare anche grandi canzoni:
22 / Nick Jonas; Levels: avevo superato indenne i Jonas Brothers ma mi sono dovuto ricredere:
21 / Zara Larsson; Uncover: prova #1467 della superiorità svedese in tutto
(continua)
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