la centrale a voi, l’energia siamo noi
33 revolutions per minute di Dorian Lynskey è un volumone che racconta la storia di 33 canzoni “di protesta” che attraversano lo scorso secolo, da Strange fruit di Billie Holiday e This land is your land di Woody Guthrie fino ai Green Day di American idiot – ma con citazioni e richiami le canzoni di cui si parla sono in realtà un centinaio.
Ci sono, ovviamente, i soliti noti (Bob Dylan, Nina Simone, John Lennon, i Clash, Two tribes dei Frankie Goes To Hollywood, gli U2 di Pride, i Public Enemy, i Manic Street Preachers) ma anche pagine importanti dedicate a proteste meno celebrate (il Cile di Allende sotto le note di Manifiesto di Victor Jara, il Kenya di Fela Kuti) o finite nel nulla (il fenomeno Riot grrrl) e soprattutto una fitta contestualizzazione delle canzoni, per cui s’imparano un sacco di cose sulla storia del ‘900 in generale – e non solo; grazie ad un’appendice sulle canzoni di protesta prenovecentesche, scopro che c’erano ballate contro la Guerra dei Trent’anni o contro Oliver Cromwell…
Grande libro, peccato che manchi una canzone:
(video di Jacopo Mistura)