“wrong” and “cruel” are my two favourite words
Con la sua dodicesima stagione (!), Dallas ha ormai raggiunto il punto di non ritorno e si muove con una certa stanchezza fra uscite di scena (ciao, Ray), ritorni (Lucy, senza che le facciano fare alcunché), cose viste e riviste (quante volte JR e Sue Ellen hanno divorziato? o litigato per l’affidamento di John Ross?), tresche di Bobby con sue vecchie fiamme (deve aver avuto un’adolescenza parecchio impegnata) e giova poco chiudere definitivamente (?) il capitolo Pamela (appare in un solo episodio, interpretata da una sosia di Victoria Principal, solo per dire che vuole sposare il suo chirurgo plastico ma in realtà ha una non specificata malattia terminale) o introdurre un tizio che compra il ranch dei Krebbs ma che pare prima buono poi cattivo poi buono poi cattivo ed ha pure un figlio fuori come un balcone.
E questo senza dire niente della più ridicola vicenda in cui JR sia finito, quella cioè di sposare una contadinella dell’Arkansas sotto la minaccia di essere ucciso dai di lei fratelli per averla disonorata, come se fosse una sit-com degli anni ’50,
E la cosa più divertente della stagione (Sue Ellen che vuole produrre UN FILM su quanto JR sia cattivo) non va da nessuna parte, perché lei fugge in Inghilterra con lo sceneggiatore e si tiene il film come piano b se JR dovesse farne una delle sue…
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