1989 never went out of style
Una decina di anni fa Morgan rifece nota per nota un album di De André, con risultanti decisamente discutibili, considerato l’approccio pseudointellettualistico dell’uno rispetto alla reale poeticità dell’altro.
Non so se ci sia dietro la stessa idea, ma Ryan Adams (!) ha appena rifatto 1989 di Taylor Swift (!!) e la cosa è oggettivamente curiosa, non solo perché uno non vede l’ora di sentirlo lamentarsi della sua storiella con Harry degli One Direction o prendersela con gli haters come una Demi Lovato qualsiasi.
1989 è un album immacolatamente pop, e l’approccio di Adams poteva andare dalla totale dissacrazione (e farne una versione trash metal) alla parodia, ed invece ci si trova di fronte ad un disco che ha ancora più senso del materiale originale.
Le cose migliori sono le stesse del modello e così uno si ritrova con Style che pare un singolo perduto degli U2 e Welcome to New York che, se si chiamasse Welcome to New Jersey, sarebbe un capolavoro di Bruce Springsteen:
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